Cave di Caolino

Nella storia della terra

Moltissimi sono i viaggiatori stranieri che, sulla scia di Ulisse, hanno visitato la Sicilia nel corso del diciottesimo e diciannovesimo secolo.

Questi viaggiatori erano delle personalità importanti del loro tempo: tra di loro Alexandre Dumas (padre) noto scrittore francese, si è spinto sino alle Isole Eolie nel 1835 ricordandole nelle bellissime pagine del suo diario di viaggio: “Quel mare vasto e tranquillo, disseminato di isole e di isolotti, era veramente stupendo racchiuso com’era in quell’orizzonte vaporoso formato dalle coste siciliane e dalle montagne della Calabria”.

Allo scopo di preservare al meglio questo sito dopo l’acquisizione Tenuta di Castellaro si è impegnata da subito a ripulire e bonificare la zona, con la volontà di trasformare le Cave di Caolino in un parco geominerario, liberamente accessibile a tutti.

Passato e presente fanno delle Cave di Caolino un luogo da vivere, per conoscere nel profondo lo spettacolare intreccio di natura e memoria.

La magia della natura

Le Cave di Caolino, per gli abitanti di Lipari e non solo, da sempre sono state un’attrazione di forte richiamo grazie alla magica atmosfera che si respira, dove il profumo del mare, i colori delle rocce e la musica del vento regnano incontrastati. Questo meraviglioso versante dell’Isola di Lipari è ricoperto da estese praterie a barboncino mediterraneo, di grande rilievo paesaggistico; in primavera questo ambiente, regno del gabbiano reale, è animato dalla vistosa fioritura di molte orchidee spontanee, come la “lingua di gallina”, l’orchidea “dal corno” e l’orchidea “italica”.
Ai margini dei sentieri è frequente il fiordaliso delle Eolie, che fiorisce durante la stagione estiva.

La storia geologica

Il sentiero che dalle cave scende a valle costeggia una parete alta un centinaio di metri e conformata “a cucchiaio”, dove è ben visibile una successione di depositi vulcanoclastici fittamente stratificati. Questi depositi hanno riempito tra 125.000 e 80.000 anni fa un lago che esisteva nella depressione tra i rilievi di Monte Mazzacaruso e Timpone Pataso.
I depositi del paleolago di Timpone Pataso hanno restituito una ricca testimonianza fossile della flora presente intorno alle sue sponde: la palma nana, l’alloro ed il citiso delle Eolie.
Timpone Pataso è il più importante sito paleontologico delle Eolie.

Trekking e scoperta

Il trekking alle Cave di Caolino è uno dei più suggestivi dell’isola: con un percorso di circa 3 ore si raggiungono le ex Terme di San Calogero, considerate tra i più antichi stabilimenti termali mai conosciuti.

Le Cave di Caolino rappresentano la parte geologicamente più antica dell’isola; fenomeni di vulcanesimo secondario sono ben visibili lungo il sentiero che scende verso il mare, a sinistra delle cave, che porta alle scogliere di località Palmeto.
Queste fumarole, conosciute fin dalla seconda metà del IV secolo a.C., hanno prodotto vistose policromie, frutto delle alterazioni delle rocce.