Patrimonio dell'Unesco dal 2013, L'Etna è una montagna giovane, nata 500.000 anni fa, esplosa dal fondo marino di un golfo scomparso, in quella che oggi è la Piana di Catania.
La storia della coltivazione di questo territorio, dalle caratteristiche climatiche ed ambientali uniche, è rappresentata da un periodo particolarmente florido per l'economia: i vigneti dell'Etna hanno ricevuto negli ultimi anni riconoscimenti nazionali ed internazionali.
La produzione vitivinicola dell’Etna è differente dal resto dei territori della Sicilia, poiché delinea un ecosistema unico al mondo, la cui storia inizia con una particolarissima vicenda geologica durata addirittura 700 mila anni, che ha dato vita al vulcano più alto d’Europa.
I vini siciliani, ormai riconosciuti in tutto il mondo, valorizzano il territorio e le sue tradizioni.
Molti amano definire il territorio vitivinicolo dell’Etna “un’isola nell'isola” grazie alla sua tipicità territoriale e climatica. I vigneti vengono coltivati principalmente tra i 300 e i 900 metri, ma spesso, in alcune zone particolarmente generose per la viticoltura, si arriva fino ad un'altitudine di 1.100 metri. La zona "Etna Doc", che comprende il territorio di 20 comuni pedemontani dell’Etna, è stata la prima Doc della Sicilia e una delle più antiche d’Italia. Sul versante Nord troviamo VIGNA COSENTINO dove vengono coltivati Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio.
Vigna Cosentino si trova a Passopisciaro, frazione di Castiglione di Sicilia; è inserita in un paesaggio lunare dove gli alberelli centenari sono attraversati dalla Sciara del Fuoco e circondati da ulivi secolari. Qui nasce il nostro Etna DOC L'Ottava Isola: un elegante blend di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, che regala un aroma intenso con sfumature di vaniglia, frutta matura e tabacco.